lunedì 16 marzo 2009

Avevo scritto una marea di cazzate: ho cliccato e le ho cancellate tutte d'un colpo, senza neanche rileggerle!bah!
Oggi mi sento strana, triste, nervosa, piccola...
Ho paura, ho bisogno d'affetto.
Ho sempre avuto bisogno d'affetto, non ricordo un giorno in cui non ne abbia avvertito la pressante necessità.
Marco è tutto il mio mondo, lui è capace di darmi tutto quell'affetto che cerco, ma non può stare sempre, costantemente intorno a me. Non è possibile e non sarebbe giusto!
Un cagnolino, chiedevo da piccola, un gattino, dico ancora adesso quando sono in lacrime, in un momento di crisi, qualcuno che non mi lasci da sola...che mi tenga al caldo e al sicuro...
Marco mi tiene sempre al caldo e al sicuro, anni fa l'ho amato per questo, prima di tutto. Poi ho conosciuto quanto è meraviglioso...
Mi sono sempre sentita sola, nelal mia vita, sempre.
I traumi avuti a scuola, da piccola, mi hanno segnata definitivamente:
le amicizie che mi sono mancate, la solitudine pressante, l'ignoranza delle persone, la noncuranza...mi hanno resa fragile, piccina.
Per questo a volte mi sento indifesa, per questo piango spesso, non mi fido, ho paura.
Forse erroneamente ho riversato tutti quanti i miei sentimenti su Marco, forse l'ho soffocato in qualche modo, sicuramente l'ho spaventato...
Ma del mio spavento, qualcuno si è mai curato?
Tutti i chiodi che mi sono stati pientati nel cuore, qualcuno ha provato a toglierli via?
Marco...soltanto lui...
E a volte crolla, a volte è stanco, a volte non ce la fa...
Ma mi aiuta molto, molto davvero.
Ho avuto paura tante volte, ho sbagliato a cercare comprensione nella gente...
Ma chi mi ha stretto fra le braccia quando stavo male?
Chi mi ha tenuto compagnia quando piangevo la notte perchè avevo paura del buio?
Chi ha attutito il suono dei passi graffianti qualche cane, sapendo che avevo paura?
Chi mi ha chiesto: Come stai?
Marco...soltanto lui...
E a volte crolla, perchè è stanco, perchè è un uomo anche lui, con le sue paure...
E quando il panico mi attanaglia lo stomaco e la mente non psosso fare altro che mettermi al telefono e cercarlo, certa che lui mi capirà e che con una sola parola mi tranquillizzerà perchè non c'è nulla di cui avere paura...e se lo dice lui sono sicura che è così.
Ma se poi lui è stanco? Se non ha più parole per dirmi di stare tranquilla?
Se è lui ad avere paura?
Indosso il giubbotto verde petrolio, stivali chiari ed esco di casa senza sapere dove andare, nè che cosa fare, con gli occhi spalancati dal panico e dalla paura che ho di stare sola per strada, senza avere tuttavia il desiderio di compagnia alcuna, a parte la sua...
Descrivo Marco, come un appoggio, e lo è, in parte. Ma non è solo questo e non lo amo certamente per questo.
Lui è tutto quello che ho e tutto quello che voglio.
Marco è il mio punto di riferimento, il mio amore assoluto, l'uomo, il bambino, il vecchio che sarà la mia metà, e non lo amo perchè è il solo capace di sostenermi perchè se può farlo è soltanto perchè io gli ho conferito questo potere.
Io lo amo perchè lui è l'unica creatura al mondo con il quale desidero condividere pienamente ogni istante della mia vita, l'unica persona alla quale voglio donarmi totalmente, la sola persona alla quale dedico ogni mio respiro ed ogni battito del mio cuore, a prescindere dai suoi pregi e i suoi difetti...
La vita ha bastonato me come credo abbia bastonato ogni essere vivente, e dopo essermi sfogata posso dire che accetto tutto quello che ho passato...
Paura, occhi umidi, ansia, insonnia a volte, panico...
Nulla in confronto a quello che di meraviglioso posseggo adesso: la mia famiglia, Marco, un futuro...il pensiero di un figlio, la prospettiva di avere amici, di sorridere ancora...

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