Ho ottenuto quasi il max agli scritti dell'esame di maturità e quando l'ho saputo, il mio morale si è risollevato visibilmente, tuttavia stamattina sono andata a vedere gli orali e mi sono apparsi massacranti...I prof. non hanno avuto nessuna pietà!
I miei orali saranno l'8 luglio e un pò di fifa addosso mi è venuta, francamente...Sono già promossa per i voti che ho, ma non vorrei un voto troppo basso, non dopo tutti gli sforzi che mi è costata questa scuola, questo esame...
Sforzi economici, sforzi fisici ma soprattutto psicologici...
Fino a qualche mese fa non riuscivo neanche a stare seduta nel banco e da allora ho cmq fatto notevoli passi avanti, ma non so se sarò in grado di parlarw quando mi ritroverò di fornte alla commissione. Pronta o meno, cmq, ce la farò, per la mia famiglia e perchè Marco crede in me e si aspetta tanto da me, e quindi non lo deluderò. Spero soltanto che tutti i miei sacrifici vengano ripagati!
è stato un anno molto particolare per me, un anno difficile, senza dobbio un anno di crescita: Alla fine del 2010 Marco ha trovato lavoro in un locale notturno e così è iniziato il mio calvario a combattere ogni santo giorno con orari impesabili, con la gelosia, la stanchezza, le paure e la solitudine; poi l'8 gennaio ho avuto un incidente abbastanza serio, che mi ha segnata molto: trauma cranico, contusioni, escoriazioni, una fratturina ad un polso ed una ad un ginocchio, che mi hanno ft scoprire che soffro di ARTRITE. Entro la fine dello stesso mese ho deciso di iscrivermi a scuola e di fare l'esame per poter poi andare all'Università, idee che non mi erano mai prima balenate nel cervello perchè soffro di FOBIA SCOLARE e anzi, ne sono divorata tutt'ora, quindi credetemi se vi dico: COSA SI FA PER AMORE?
LO CAPIRà MAI, MARCO?
Non lo so e non mi importa, io lo faccio per lui e per i figli che verranno, ma andiamo avanti.
Nello stesso mese e in quelli a seguire temiamo che babbo abbia dei problemi di circolazione, quindi la paura, le ansie e gli accertamenti; oltretutto, sempre a gennaio, mia sorella Pina finisce in ospedale per l'influenza che le ha portato una disidratazione che l'avrebbe condotta al coma se non fossimo accorsi in tempo. Guarisco lentamente e miglioro cn la scuola anche se i sacrifici per studiare sono immensi in quanto l'ansia non mi permette di imparare + di 3 o 4 righi per ora...
E mentre andiamo avanti col trascorrere dei giorni, notiamo che mamma ha un raffreddore perenne che la spossa, e dopo cure inutili e accertamenti vari, dopo una tac, veniamo a sapere che ha una poliposi cimplicata...Ed eccoci che andiamo avanti fra paure serie e cure e problemi di tutti i giorni. Trovo lavoro, e dopo pasqua Marco perde il suo...A maggio un tassista mi apre la portiera della sua auto in un ginocchio che per poco non mi rompe e allora finisco di nuovo al pronto soccorso (porca tr***)!
Neanche una settimana dopo, mi si incastra un'unghia nei jeans (gli stessi che indossavo in tutti i momenti sfavorevoli che ho avuto) e praticamente me la strappo, e fra sangue e nervosismo continuo la mia vita!
Ed eccomi qui, stasera, mentre Marco sta facendo un extra in una pizzeria, un extra che non vorrebbe fare, di fronte ad un pc e con accanto cataste di fotocopie e di tesine che ho imparato e che sto ripetendo ancora e ancora e ancora, stanca e scocciata, che penso seriamente che dovrei andare a farmi una doccia, che vorrei che la vita mi sorridesse un pochettino, visto che questo è l'ultimo mese che lavorerò da quella sporca stronza, che spero che preso possa vivere assieme a Marco e possa sentirmi un pizzico + realizzata di come mi sento adesso.
Di amiche non parlo piùà, visto che tutte e tutti mi hanno deluso, che nessuno/a è sincero con me e che tutti sono a fatti loro.
Della famglia nemmeno ho voglia di parlare e di Marco è inutile accennare, visto che lo adoro nonostante le incomprensioni di questi giorni, dettate da tanta tensione!
Nei giorni che hanno preceduto questi, credevo di essere incinta. Non ne avevo una vera e propria motivazione, se non quella di avere una sensazione che mi spingeva a crederlo, un senso di "essere in due dentro di me" che mi ha aiutata mentre facevo gli scritti e che adesso mi fa sentire un pò strana e un pò vuota.
Voglio costruire la mia famiglia, ma sembra che Dio non me ne dia mai la possibilità, che non mi dia neanche un imput per poter dire: "abbiamo almeno cominciato..."
Mi sento in alto mare, ma ce la farò...come sempre...
Passerà...
In fondo è tutta una scena...
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