domenica 13 febbraio 2011

Confessioni

Nella mia vita ho visto cose che pochi altri sono risuciti a vedere, ho predetto cose sconcertanti e creato dal nulla realtà parallele... Nella mia vita ho incontrato il diavolo e Cristo, nei sogni s'intende, e ancora fantasmi che mi perseguitano. Nella mia vita ho avuto paura e tutt'ora ne ho, provo diffidenza e un senso di non appartenenza che a volte mi lascia interdetta nel silenzio. Quante volte mi è capitato di non riconoscermi guardandomi allo specchio? Quante volte mi hanno fatto paura i miei stessi occhi? Quante volte mi hanno sconvolta le mie predizioni, quante volte ho saputo senza volere, cose che spesso neanche mi riguardavano? Ci sono persone che per me sono come libri aperti, altre che non riesco a decifrare... So che potrei, potrei fare cose pazzesche, abbandonare il mio corpo e poi tornarci quando mi pare, ricostruire il passato di un posto solamente concentrandomi...ma a cosa servirebbe spaventarmi ancora? E cosa mi ha condotta a tutto questo? Forse la mia fragilità, la mia straordinaria sensibilità. So di avere un dono e di non sfruttarlo, ma non me la sento proprio di fare diversamente perchè è una Parte Oscura di me che voglio seppellire. Non ci penso spesso, ma ultimamente sono stata attratta da cose che nonnd ovrebbero attrarmi, tipo la scrittura automatica che non ho assolutamente praticato e che mia praticherò, ma mi è bastato leggere un articolo per sapere di poterlo fare, per sapere che se voglio l'acqua che sta nei bicchieri galleggerebbe a mezz'aria... Confesso per poter seppellire, è stato un libro che sto leggendo a farmi rimuginare, stanotte, su questi pensieri. Confesso per poter seppellire e magari dimenticare. Perchè non c'è mai stato qualcosa di utile da scoprire per me, non sono riuscita a trovare le MIE risposte e quelle degli altri non voglio conoscerle...sono sempre le cose negative a farsi vedere, e a me le cose negative non mi interessano... Ogni tanto ho fumato quale sigaretta, e confesso ancora che mi piace molto anche se non ho preso nessun vizio perchè fa male e a Marco da fastidio...Ma anche quel fumo della sigaretta mi riconduce a qualcosa, a qualcosa di meditativo, ad uno stato di distacco della mente che fa rabbrividire. Ho bisogno di scrivere, e scrivere ritrovando quel distacco, ho bisogno di smettere di correggere e di mettermi a scrivere come un treno, questa volta carica delle esperienze che negli ultimi anni ho maturato, e cioè senza trascurare la scuola, il lavoro e tutto il resto. Devo essere io a mantenere il controllo e non il resto. Ecco, ora che mi sono alleggerita un pò posso anche tornare a truccarmi, e Roberta non me ne voglia se farò un pò tardi... Marco ti amo infinitamente...grazie d'esistere...

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