e vai.
Vai,
se è davvero questo
ciò che desideri,
se è davvero questo
ciò che ti renderà felice.
Io con te...
Io con te mi trasformerei in un peso,
sarei l'ombra del tuo fallimento...
e tu nella vita non accetti fallimenti.
Ti amo talmente tanto
da essere disposta a perderti,
per cui riempi la tua valigia
e vai.
Mettici dentro le mie chiacchiere e i miei consigli
per quando il silenzio diventerà tuo compagno
e ti sentirai troppo solo;
Mettici dentro i miei sorrisi
per quando sarai felice
e le mie lacrime
per quando invece sarai triste;
Mettici il mio odore,
il mio sapore,
i miei gemiti e i miei sospiri
per quando farai l'amore...
Porta via con te anche i miei occhi,
per tutte le volte che ti guarderai allo specchio
alla ricerca di te stesso...
Ho scritto questa poesia due giorni fa ed ero molto triste. So per certo che Marco non mi lascerebbe mai sola come del resto io non farei con lui, ma ho sentito ugualmente il bisogno di esporre ciò che provavo...
Ho lasciato la penna scivolare sulla carta e questo è stato il risultato.
Mi sembrava evocativa e per questo l'ho pubblicata!
Ho lasciato la penna scivolare sulla carta e questo è stato il risultato.
Mi sembrava evocativa e per questo l'ho pubblicata!
Complimenti, potrei fartene leggere una mia di circa un anno fa: considerato che non l'ho pubblicata, e che non avevo preso spunti da altri scritti "pubblci", è incredibile pensare come, in almeno tre, quattro passaggi abbiamo usato le stesse identiche parole.
RispondiEliminaSe non fossi più che sicuro che non sei la destinataria della mia ...
Ma il mio fu un vero addio.
Se ami veramente una persona , lasciala andare ... se è destinata a te tornerà.
RispondiEliminaMa non è il tuo caso .... splendida poesia !
fantastica... io tre post fa sul mio blog ne ho scritta una sulla vita e sulla morte... ho sentito appunto di una morte e poi è nata la bimba della mia amica... le poesie che ti escono dal cuore sono quelle che fanno meglio... sono un grande sfogo!
RispondiEliminaFolletto del Vento - Sono davvero stupita ^_^ mi piacerebbe leggerla quella poesia...forse quando si dice addio le parole diventano pressochè le stesse...
RispondiEliminaDemetra - Sì, quando si ama davvero si lascia liberi di scegliere e io l'ho fatto...e sono contenta di essere stata ancora una volta io, la scelta.
Daisy - Quando scrivo qui esce sempre tutto dal cuore, pensieri belli o brutti, costruittivi o meno...è giusto lasciar liberi mente e cuore ogni tanto (forse io lo faccio trp spesso).
Un abbraccio a tutti!!
Carissima, mi piacerebbe potertela far leggere, non era una vera e propria poesia, ma un racconto, una favola (nel mio "stile") che raccontava la storia di un improponibile amore tra un aquilone ed una bambina.
RispondiEliminaUn racconto che ho fatto rilegare in un unica copia e l'ho regalata ... alla "bambina" perchè lo mettesse nella sua "valigia".
Il mio ultimo regalo, un libro "unico" di cui il titolo era, guarda caso, "Il Regalo"...
Forse hai ragione tu, in un addio sofferto le parole dette, e/o pensate, sono sempre le stesse.