venerdì 21 agosto 2009

Senza mezzi termini, stasera sono disperata.
Non volevo litigare con te, non volevo queste incomprensioni, non volevo questa tristezza, questo mal di testa, tutte queste lacrime e il silenzio che mai come adesso mi opprime e rischia di farmi impazzire.
Oggi non ho fatto niente. Come si fa non far niente?
Non lo so, ma si fa, eccome che si fa, e fa male, lo so per certo questo, che fa male!
Una giornata intera buttata sul letto o sul divano, Oh, qualcosa ho fatto, ho pianto praticamente tutto il tempo...
Per te, per me, per noi, perchè non capisco...
Buttata lì come un pezzo di carne qualsiasi...
Mi sono sentita una nullità e mi sento ancora così, una nullità.
Sai cosa vuol dire sentirsi una nullità?
Forse sì, ogni tanto la vita colpisce anche te, putroppo...
Una nullità.
Riafforano problemi d'infanzia, il solito dispiacere per non aver preso il diploma nonostante sia consapevole della mia fobia, la paura dell'abbandono, quella c'è sempre, la paura di vederti andare via da un momento all'altro, la paura di non essere ascoltata, la paura di aver paura...
Mamma ha pianto per colpa mia, perchè mi sono sentita male, per cui mi sento anche colpevole...
E sto male xkè in qst momento vorrei allontanarti da me mentre ho sempre disperatamente bisogno di te perchè ti adoro...ti amo e questo è inattaccabile.
Mi hai deluso, Stavolta mi hai deluso così tanto...
Stasera vorrei chiudere gli occhi e dormire, e non pensare più, non pensare che non è il litigio di una sera ma un problema da risolvere, non pensare che vorrei sentirmi dare la buonanotte mentre ci siamo già salutati prima con scarne parole, non pensare che quel pezzo di carne qualsiasi sono io, che mi do identità perchè ci sei tu, che faccio davvero pena perchè ho affidato la mia vita nelle mani di un'altra persona che talvolta ha paura...
Che ha paura come me...
Ti amo comunque, ti amo sempre e per quanto ti veda sempre come un eroe, so che anche tu puoi sbagliare, che sei umano quanto me...
Ti penserò ancora e ancora stanotte...

2 commenti:

  1. forse non ho diritto di commentare pensieri intimi come i tuoi...molto acri direi, le parole evocano dolore... ma la consapevolezza del dolore è già di per sè: Forza. La gente va e viene e siamo tutti dei treni... dobbiamo costruirci da soli il nostro Terminal, la nostra stazione. Guarda il tuo orizzonte, riempi i tuoi vagoni, sennò il tempo passa e.. i pianti non servono a molto... io l'ho capito forse un minuto fa ma l'importante è alzarsi dalla vasca di lacrime e se l'amor non è più amor cerca un amore più grande, globale... amati!

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  2. Quelle che dici sono parole bellissime, che forse direi anche io a qualcuno, tuttavia non è semplice da mettere in pratica quanto dici e non so neanche se lo desidero davvero...la mia vita la voglio dividere con qualcuno, con lui...
    Ho sempre dedicato tutto a qualcun altro, sono fatta così. Faccio tutto per chi mi sta vicino, per rendere felici loro, x me ne lascio sempre poco, troppo poco, aspetto che sia lui ad occuparsi di me...e qualche volta non ci riesce, qualche volta inciampa anke lui...
    e come sempre dovremmo rialzarci più forti di prima...
    Cmq ciò che hai detto tocca il cuore, parole stupende che vanno asslutamente dedicate a chi soffre...io sono andata troppo oltre con i miei sentimenti...
    Grazie...

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