sabato 10 settembre 2011

Nervosismi e paure (fra momenti troppo felici)

Sono entrata qui tutta "sparata" per parlare dell'ispirazione, ma ora come ora preferisco sfogare due parole e dire come mi sento dentro...cosa mi brucia dentro...
Giovedì 8 settembre ho fatto il test per Medicina e Chirurgia, ma già mi sono fatta una mezza idea che non raggiungerò mai il punteggio desiderato perchè non sono materie che mi competono, forse perchè neanche mi piace e lo sto facendo solo per Marco, che sembra non rendersene conto, cmqsia m sento spaesata, non so cosa fare nè a livello universitario (magari scengliendo un'altra facoltà) nè a livello lavorativo (in quest ultimo m sento una nullità ultimamente)...
Io so soltanto scrivere, sembra pazzesco, ma so fare soltanto questo e poi se non mi metto sotto adesso con sto benedetto romanzo, quando saprò se è all'altezza o meno delle aspettative di tutti, se è all'altezza delle mie aspettative?
Se scrivo però, devo trascurare tutto il resto, sono costretta a trascurare tutto il resto e se lo faccio ho paura che poi perdo tempo, non concludo nulla e divento troppo grande per fare altro...DILEMMA NUMERO 1!!!
Ecco che ci ho dato dentro con la piccola premessa di quello che mi è accaduto, ma il vero motivo per cui sto fumando come una teiera dalla tensione è perchè dall' 1 al 12 i miei amati cognatini se ne sono andati un pò in vacanza in Sardegna e io e Marco ne abbiamo approfittato per tenerci la casa tutta per noi...
Nonostante le bugie che ho dovuto dire a casa e le difficoltà che ho dovuto affrontare, compresa la solitudine forzata dalle 21.00 circa alle 02.30/03.00 della notte, sono stati dei giorni bellissimi che ci hanno riempiti e allegati ancor più, se possibile...solo che oggi è 10, e fra 2 giorni, quando poi coincidenza sarà il nostro 7° anniversario, sarà anche l'ultimo giorno di "convivenza"; poi tornerà tutto alla normalità.
Sapevo che sarebbe stato difficile quando tutto sarebbe dovuto ritornare alla normalità, sapevo che mi sarebbe crollato tutto addosso come un macigno, ma non potevo non godere della sua presenza al mio fianco, non potevo rifiutare questo piccolo stralcio di luce per non stare male in seguito...
Xò adesso sto male.
E sto male anche xkè ci sarebbe modo di dividere equamente (6 mesi a loro e 6 mesi a noi) quell'amato monolocale che ho tenuto pulito e profumato come mai quella cretina sudiciona lo abbia tenuto da quando se ne sono indebitamente appropriati, tuttavia il modo comporterebbe una litigata colossale fra Marco e suo fratello per ottenere infine qualcosa che per noi non sarebbe neanche 1/4 di quello che vogliamo nella vita (ma pur sempre qualcosa), una litigata che comprometterebbe molto i rapporti, una crepa che rovinerebbe tutto...prima di tutto l'umore di Marco...
Sono arrabbiata, stasera, arrabbiata perchè non è giusto che le cose siano andate così, non è giusto che si siano appropriati di un monolocale che appartiene ad entrambi e non è giusto che la decisione giusta da prendere sia quella di lasciare che le cose continuino ad andare così, cioè loro 6 giorni su 7 e noi un giorno a settimana, un giorno che negli ultimi mesi hanno fatto in modo che pesasse molto e ci mettesse a disagio!
Due o 3 settimane fa sentìì persino Giuseppe (fratello) che si lamentava della situazione e mia suocera che lo redarguiva, giustamente, dicendo che era già tanto che io e Marco andassimo avanti in quel modo!
La decisione giusta, insomma, è quella che fa male, ma è quella che prenderemo per quieto vivere, per non rovinare tutto, per mentenere i rapporti sull'orlo della tranquillità, per non pentirci in seguito di aver osato tanto...
E poi, se il Singnore ci benedice, avremo di che rallegrarci nel futuro!
Credo di stare male perchè in fondo, ma in fondo in fondo, ho sempre quella solita paura che mi assilla da 3 o 4 anni, la PAURA DI MORIRE che mi è venuta dopo l'incubo in cui mio nonno, morto da pochi mesi, mi diceva che avrei sposato Marco ma che non sarei arrivata a compiere 30 anni. Solo il pensiero di quel sogno mi terrorizza! Devo dire che ha condizionato molto la mia vita e la condiziona tutt'ora, conferendole quel senso di sfuggevolezza che mi fa soffrire e mettendomi addosso, e forse anche addosso a Marco indirettamente, una fretta che non posso e non possiamo permetterci.
HO PAURA DI MORIRE e anche per questo voglio concretizzare qualcuno dei miei sogni, anche per questo preferisco aggirare qualche preconcetto e andare dritta al sodo, non perdermi niente che la vita mi offre. Voglio vivere con Marco, non voglio più a tutti i costi il vestito bianco, gli invitati e la casa ristrutturata e pronta all'uso, ma mi basta un matrimonio civile, la promessa di un matrimonio in chiesa e una stanza o due in cui stare insieme, in cui creare la nostra famiglia; non voglio niente di eclatante, non voglio soldi, makkine, viaggi esagerati, ma solo qualche breve vacanza se è possibile, o anche una cena fuori e una mattina al mare, vicino casa...
Ma quello che desidero di più, quello che voglio concretizzare è quel figlio che se dovesse accadere davvero quanto mi è stato detto, rimarrebbe al suo papà...la bambina o il bambino che starebbe a simboleggiare il nostro grande amore, il pargoletto che voglio sentire dentro e voglio veder nascere...non voglio niente di più, soltanto quest'opportunità, e la paura di perderla talvolta mi divora.
Io ho tanto da perdere in questa vita perchè ho tanto, tanto amore e tanta, tanta felicità.
Forse ha ragione Marco a dire che il vero INFERNO è il mondo in cui stiamo da vivi: nasciamo, vediamo meraviglie immese come il cielo, il mare, le montagne, il sole, le stelle, e poi amiamo...amiamo i nostri genitori, i nostri fratelli, i nostri amici e poi ancor più la nostra anima gemella e i nostri figli, e poi invecchiamo...e moriamo. Sì, moriamo e i nostri affetti ci vengono strappati dalle carni oppure noi veniamo strappati a loro senza una certezza tangibile che ci assicuri che li rivedremo in una vita ultraterrena; ci ammaliamo, viviamo o subiamo soprusi e violenze, costruiamo un impero o lo abbattiamo, ma alla fine moriamo...
Nasciamo consapevoli di dover morire; a volte mi domando se nasciamo PER dover morire...

1 commento:

  1. Melina.. credo che tu sia come me.. e nel leggere queste righe me ne sono resa conto più della prima volta che ti ho letto.
    Hai ragione, la vita è troppo breve per sprecare tempo... ma lo è altrettanto per rovinare tutto facendo le cose affrettate.
    Per poter realizzare il sogno tuo e di Marco devi innanzitutto decidere tra università e lavoro... Senza contare che se adori, anzi ami scrivere, dovresti puntare molto sulla tua dote.
    Per realizzare il sogno tuo e di Marco ci vogliono molti sacrifici e da come scrivi sento che hai davvero la forza per affrontarli.
    Ti faccio il mio in bocca al lupo e mi auguro che voi possiate creare questo vostro futuro insieme il più presto possibile... Un bacio!

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