giovedì 23 luglio 2009

Pezzi di un'infranta me...


Sorseggio un caffè con gli occhi ancora lucidi di lacrime...
Non mi va di lavorare...
Poco fa sono arrivata in ufficio e non ho fatto altro che cercare quegli indirizzi mail che mi hai detto essere utili, i numeri di telefono... ho inviato le mail come mi hai detto tu, faccio del mio meglio x me, perchè in questo posto dovrei trovare il mio futuro, ma soprattutto faccio il massimo per te...per renderti orgoglioso di me...
A volte penso di non volermi bene...
tutto quello che faccio è per sentirmi voluta bene dagli altri: dagli amici, da Marco, dalla mia famiglia...non ho niente per me.
Ogni successo che ho avuto (e ne sono molto pochi) l'ho apprezzato pensando che così chi mi stava intorno mi avrebbe voluto più bene...e ogni fallimento per me equivaleva a meno bene...equivale ancora a meno bene...
è stupido, ridicolo, sbagliato, ma mi sento così, non è una cosa che faccio, piuttosto uno stato in cui mi trovo...
Non sono mai riuscita a finire un anno di palestra, ti ho fatto spendere tanti soldi, consapevole che non ce l'avrei fatta...non avevo amici, non me la sentivo di stare fra quella gente sconosciuta, ma tentavo.
Sei venuto a prendermi a scuola come ad una festa o una gita...quasi sempre mi hai riportata a casa in lacrime perchè non mi ci ero trovata bene, avevo avuto paura di qualcosa, mi era venuta la malinconia...
Il problema con la scuola ha rappresentato uno degli ostacoli + grandi che in realtà non ho mai superato e che forse non supererò. Volevo renderti fiero di me e invece ho mollato tutto...dopo tanti anni e tanti sacrifici ho scelto la mia salute...non me ne pento, ciò non toglie che avrei voluto essere migliore, almeno un pò...
E non sono presuntuosa come dici, se a volte alzo la voce è per darmi un tono, per non essere sempre troppo fragile...
Anche adesso piango...
piango sempre io, come una stupida...
Ogni volta ho bisogno di essere tirata su...in realtà non è neanche che voglio essere tirata su, ho bisogno del gesto che qualcuna fa per tirarmi su, quello basta a farmi rialzare...
perchè la mia smania di essere voulta bene non ha limiti...
Poi ho voluto il "cagnolino vero" e anche se non ne parliamo mai lo so che vi ho ossessionati in casa...ne avevo un bisogno in passato, tanto davvero.
La casa era troppo piccola, le mie allergie, mamma che non poteva sopportare...hai cercato cmq di accontentarmi ma non ci sei riuscito e non te ne ho mai fatto una colpa xkè anche se non abbiamo mai avuto niente, tu non mi hai mai fatta mancare niente...
E la sera mi siedo sul divano e mentre stai mangiando mi lamento della mia tachicardia, delle mie ansie, ti racconto di me, dei miei progetti per il futuro che vedo sempre un pò trp irragiungibili da pessimista che sono, parlo del mio libro anche se in te non desta particolare interesse e ti ascolto quando mi spieghi le storie zen per farmi rilassare...
Forse valgo poco, ma questo è il mio massimo...
E mi metto a disposizione e vorrei il meglio per te, qualcuno che sappia fare questo lavoro e che ti alleggerisca la vita...io non sono ancora in grado di farlo, forse non lo sarò.
Io sono la figlia profonda, la sognatrice, quella con il lato oscuro, come dite voi...
Io sono quella che piange, che strilla, che vi vuole bene forse senza saperlo dimostrare bene...
Quando a volte mi guardi e dici che sembro una bambola, che sono bella, mi si stringe il cuore, perchè sono uguale a te...
Guardo nello specchio i miei occhi e sono simili ai tuoi...
Guardo da lontano i tuoi sacrifici e mi trema il cuore, i kilometri che fai a piedi ogni giorno per chiudere qualche contratto, le persone che incontri e cn le quali parli per trovare un lavoro dignitoso per me e per Marco, per farci costurire un futuro...cosa credi, che io non veda quello che fai?
Io invece me ne sto seduta qui a piangere e a scrivere sul blog, a scrivere capitoli e capitoli di un libro che molto porbabilmente non arriverà mai da nessuna parte, mentre tu ti spacchi la schiena sotto il sole o la pioggia...
Ti voglio bene...
E non mi dimentico di te, di quando avevo la broncopolmonite e tu cercavi in tutti i modi di farmi felice perchè per 8 mesi non potei mettere piede fuori di casa e il cortisone mi fece ingrassare...
La tua compagnia, i regali, tutto quello che desideravo...
Ricordo le montagne di plastilina, i burattini, la tastiera musicale...e quella volta che ci illudemmo che ero guarita, a carnevale, che tu mi portasti alla villa comunale per farmi giocare, ma io non potevo correre...
Eri con me, sei sempre stato con me...
E adesso sono qui a piangere senza controllo, come sai che faccio spesso...però non ho il tuo sostegno xkè adesso sei impegnato, e nn saprai che ho pianto perchè abbiamo discusso, perchè tu sei come me e io non voglio ferirti...
Spero di sposarmi presto, di avere un figlio e di fartelo conoscere, di fartelo amare...gli parlerò di te come un eroe, perchè è questo che tu sei sempre stato per me, nei giochi e nella vita.

Ti voglio bene




- Da Melina a Babbuccio Suo -

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